16 Maggio di Marianna Balducci
Torniamo al solito discorso: certamente quello dei dischi in vinile customizzati è uno dei filoni del re-design capace di partorire le soluzioni più affascinanti. Il vinile è un materiale stupendo, estremamente versatile e, quando conserva ancora una traccia della sua passata vita da Lp, fa scattare in noi una paradossale nostalgia compulsiva che ci fa amare quell'oggetto e ce lo fa desiderare. Persino io che porto un rispetto smisurato per la musica e i suoi supporti vari (mi scende già una lacrima a pensare che prima o poi dovrò inziare a smaltire anche le mie musicassette...) ho dovuto ammettere che i gioielli in vinile di Cat Davison sono fantastici. Molto vistosi, magari un po' kitsch ma folli in maniera irresistibile, gli esemplari in vinile sono l'ultima collezione sotto il brand "Cat Davison Jewellery" fondato nel 2004. "My jewellery is about exuberance, playful self-expression and ultimately - having fun! " si trova scritto nel sito di Cat dove scopro che questa giovane designer, per metà inglese e per metà portoghese, ha un percorso insolito alle spalle. Prima di dedicarsi alla sua vera passione, infatti, Cat si è laureata in letteratura inglese all'università di Bristol e ha lavorato come giornalista per diversi anni, scrivendo di arte e cultura, viaggiando in tutto il mondo. Ma la vocazione per il design si è prepotentemente imposta sul suo cammino, così ora Cat è in procinto di laurearsi presso la Central Saint Martins, indirizzo " Communication design" e ha già un sito che mostra tutte le sue creazioni. Tra le news leggo addirittura che i suoi gioielli parteciperanno ad un film di produzione italiana: "Vinylmania", un film-documentario scritto e diretto da Paolo Campana sulla vita della tribù dei feticisti del vinile. Chissà se i frammenti in vinile di Cat Davison, a loro modo, suonano ancora...
Marianna Balducci
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