30 Maggio di Marianna Balducci
"Save the Beach intende recuperare una nuova spiaggia, potrebbe essere la tua".
State tranquilli, riminesi: nonostante ci siano ancora molte contraddizioni da sanare, anche per il 2010 (come per gli ultimi nove anni) la nostra città si è meritata la Bandiera Blu (riconoscimento internazionale della FEE, Foundation for Enviromental), certificazione di un buon livello di qualità ambientale della riviera. Dunque, ufficialmente parlando, non ci sarebbe bisogno di rispondere all'appello in apertura. Ma, si sa, io sono previdente e, memore di alcune passeggiate sulla battigia in tratti di spiaggia ben poco ridenti, mi sono informata meglio.Lo slogan appartiene al progetto "Corona save the Beach", promosso dall'omonima birra e da altri partners d'eccezione, tra i quali proprio la "Blue Flag" della quale vi parlavo sopra. L'iniziativa si propone di andare a caccia delle spiagge più in crisi d' Europa (segnalabili direttamente dagli utenti sul sito coronasavethebeach.org), selezionarne una all'anno e costruirvi un albergo con i rifiuti raccolti per ripulirla. Si inaugura l'edizione 2010 con Roma che, in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente (5 giugno), attiverà questo straordinario colosso abitabile fatto di immondizia. Ha Schult è l'artista responsabile della sua progettazione, impegnato da anni nella rielaborazione creativa dei rifiuti in opere colossali.
"La filosofia di questo Hotel consiste nel mostrare i danni che stiamo causando al mare e alle zone costiere[...] Viviamo in un’epoca di spazzatura e rischiamo di diventare come i nostri residui. Vogliamo veramente un mondo così ?" dichiara Schult che, assieme ad una squadra di volontari è ruscito a realizzare questa installazione perfettamente fruibile.
L'albergo sarà assolutamente abitabile (2 piani, fino a 10 persone a notte), tanto è vero che ospiterà persino un personaggio famoso ancora sconosciuto. Limitato sarà, però, il tempo di permanenza: l'esperienza di dormire in una struttura totalmente riciclata durerà per i fortunati solo dal 2 al 6 giugno (prenotazioni online). Speriamo che, in caso di disallestimento, la struttura venga smaltita coerentemente con l'ambiziosa filosofia del progetto. In ogni caso, l'incentivo è buono per sensibilizzare ulteriormente sul tema dell'inquinamento nelle spiagge, in un mondo in cui anche per interessarci alla salute del Pianeta abbiamo bisogno di una frizzante campagna pubblicitaria...
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Marianna Balducci
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