14 Settembre di Marianna Balducci
Inventare e raccontare una storia è forse uno dei processi creativi più articolati e, allo stesso tempo, elementari che esistano. "C'era una volta..." e subito si apre un universo di personaggi, aspettative, simboli, imprese possibili. Nell'intima e raccolta sala della galleria riminese Percorsi/arte contemporanea (via Serpieri, 17), fino al 2 ottobre si raccontano "Storie di lupi e di lepri". Roberto Paci Dalò, Direttore artistico di Giardini Pensili e Velvet factory nonchè responsabile della progettazione del sound design di ReeDo, è l'autore-narratore di queste buffe cronache d'inchiostro dove omini dagli occhi grandi si incontrano e si mescolano con una popolazione di leprotti e lupi fissati sulla carta da una mano rapida e nervosa. Ottanta in tutto le opere, realizzate nel corso di due mesi intensi a Napoli; quaranta quelle esposte in formato modulare come fotogrammi di uno storyboard che lascia ai visitatori la libertà di far iniziare il racconto dove si preferisce. La china è "spietata": non c'è possibilità di correggere nel disegno istintivo, dice lo stesso Paci Dalò, e l'inchiostro è libero di portarti dove vuole. Il lupo è uno dei personaggi più ricorrenti, a volte ha il muso scuro come l'inchiostro più denso, altre volte è spelacchiato e impaurito. "Lupus in fabula", dunque! E in senso letterale di "discorso", proposto in modo leggero e ironico, quello visivo; scarno e brutale quello sonoro.
Paci Dalò, infatti, non manca di accompagnare l'esposizione con uno dei suoi esperimenti audio e mette a disposizione del visitatore una scatolina nera e una cuffia arrugginita per ascoltare la voce dei lupi veri, quelli di "Werwolf", un progetto che lavora su audio origianli dell'epoca nazista. Roberto ne riporta un estratto, pulito, senza ulteriori interventi che possano distrarre dall'intensità emotiva di un pezzo di storia. Il visitatore deve scegliere se ascoltare o meno l'audio ed è costretto ad ascoltarlo in solitudine. Dopo averlo ascoltato, chissà se anche quei lupi che sembravano così innocui sulla carta si sono trasformati rivelando una inaspettata natura predatrice...
Marianna Balducci
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