11 Gennaio di Marianna Balducci
Il ruolo dei rifiuti si sta trasformando: in tutto il mondo si moltiplicano le iniziative in vari settori che vedono i rifiuti come protagonisti assoluti di nuove ricerche e nuove destinazioni.
Perché continuare a produrre rifiuti che aumentano l’inquinamento e creano disagi nella gestione dello smaltimento? Se davvero ognuno di noi produce circa 1 kg di spazzatura al giorno si potrebbe rimettere in commercio una quantità enorme di rifiuti trasformati in beni nuovamente utilizzabili.
Ed è quello che in Argentina l’Istituto Nazionale di Tecnologia Industriale sta cercando di fare con i rifiuti agricoli: gli scarti provenienti dal settore agricolo vengono polverizzati e trasformati in coloranti per tessuti.
Il progetto di cui si occupa il dipartimento di chimica dell’INTI segue il nuovo trend che vede in prima linea le ricerche della casa di produzione a Chicago e i vari tutorial “fai da te” che si trovano sul web, distaccandosi però da quest’ultimi attraverso un approccio ancora inesplorato: il procedimento che si serve dell’acqua bollente e di altri tipi di coloranti naturali viene sostituito dalla conservazione in polvere dei pigmenti estratti dai rifiuti che dureranno più tempo e resisteranno alle condizioni climatiche avverse e ai cambiamenti stagionali.
Le considerazioni che stanno alla base del percorso scelto riguardano la tendenza all’utilizzo di una colorazione naturale, alla disponibilità di pigmenti, al riutilizzo di materiali già esistenti. Partendo da queste basi, si ottiene un risultato che assicura una resistenza maggiore all’uso e al lavaggio dei tessuti nonostante la sensibilità alla luce. Fino ad ora sono stati utilizzati più di 20 rifiuti tra cui le arachidi da cui si ricava uno dei migliori coloranti con proprietà vicine alle colorazioni sintetiche.
L’idea è quella di ampliare l’applicazione di questo tipo di coloranti in altri ambiti, tra cui il cibo, la cosmesi, le vernici, la carta e la gomma in modo da sfruttare pienamente tutte le risorse.
Sarà un sollievo mangiare arachidi d’ora in poi…….
via treehugger.com
Consuelo Bianchi
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