3 Maggio di Marianna Balducci
2011 e la moda italiana compie 60 anni: dalle pionieristiche intuizioni di Giovanni Battista Giorgini, che imbastirono la tela di uno dei più complessi sistemi economici del nostro Paese, si è messo in moto un numero sconfinato di meccanismi e storie, di business e di aspettative. Il fashion system italiano si è concretizzato sotto gli occhi del mondo, brillando alla luce dei grandi nomi che ne hanno decretato il successo storico e che ancora oggi possono vantarne la “paternità”. Ma esistono anche tante altre luci, forse meno esuberanti, ma altrettanto degne di attenzione che con passione e costanza costruiscono il loro percorso e la propria piccola costellazione: sono i tanti nomi riconducibili al circuito della cosiddetta “moda indipendente”. Progetti caratterizzati da grande espressività e sperimentazione, a volte purtroppo hanno vita breve seppur intensissima, ma altre volte ci sorprendono per tenacia e coerenza, animati da una sincera dedizione e da un discorso capace di svincolarsi dai limiti imposti dal tempo che corre.
[in alto: Fabric Division. Qui sopra: Silente]
Per tutti i “cacciatori di comete” che ci leggono, allora, sarà davvero imperdibile l’appuntamento La Moda e Noi-Incontro sul design della moda indipendente, domani (5 maggio 2011) alle 18.00 presso la Biblioteca Italiana delle Donne (ex Convento di Santa Cristina), a Bologna. Secondo del ciclo Collezione Primavera Estate 2011-Tre incontri sulla moda in Santa Cristina, questo incontro, coordinato da Alessandra Vaccari (ricercatrice e docente di moda presso l’Università di Bologna), vedrà brillare alcuni giovani percorsi di stile, attuali protagonisti di un fenomeno che sta sempre più guadagnandosi la sua parte di cielo anche nel panorama italiano.
Fabric Division: un progetto nato nel 2009 dalla collaborazione dei fashion designer Linda Crivellari e Enrico Assirelli. Muovendo dal concetto di handmade, il duo sviluppa una ricerca volta a interrogare la vestibilità degli abiti, le proprietà dei tessuti, i volumi e le forme unisex.
Pomelo: nasce nel 2008 dall’idea di Pamela Casadio di operare creativamente sul second hand, pomelizzando capi dismessi con un immaginario irriverente, enfatizzando rovesci, giunture e cuciture a vista.
Agharti: nasce nel 2011 dal progetto di tesi di Silvia Galli. Attualmente in fase di work in progress, è finalizzato alla concretizzazione di un laboratorio sperimentale di progettazione moda e servizi integrati, rivolto alle realtà indipendenti operanti nella moda e nel più ampio settore creativo.
[in alto: Pesci Pneumatici; a sinistra: Agharti; a destra: Le Giraffe]
Silente: è un progetto di moda slow nato dall’idea di Francesca Iaconisi, recuperando il rapporto con l’oggetto e l’esperienza del vestire, trova i principi guida nella logica del pezzo unico e nella passione per il fatto a mano.
Pesci Pneumatici: è un progetto nato nel 2008 dal desiderio di parte dei membri dello studio di produzione video e grafica SEIPERDUE di Bologna; ideato come atelier in cui offrire uno sguardo internazionale sui nuovi talenti e sulla creatività meno nota, nel 2009 diviene anche laboratorio di progettazione di una linea propria.
T-fish: è il nome del progetto di Caterina Frongia, una piccola linea di abiti e di accessori per la casa prodotti, cuciti e stampati in Italia in edizione limitata. Ogni collezione è costruita partendo dai materiali: punto di partenza per il processo creativo, la sperimentazione e il divertimento.
Le Giraffe: rappresenta da anni uno storico marchio di moda indipendente made in Bologna. Il progetto, che ha preso forma nel 1998 dalla personalità eclettica di Valeria Sacenti, si concretizza in capi con cui riscoprire le potenzialità della materia usata, ma anche in installazioni ed eventi, intrecciando originalmente moda, performance e arte.
[a sinistra: T-fish; a destra: Pomelo]
Il contributo di ciascun marchio indipendente si potrà anche toccare con mano nell’installazione corale che traccerà la mappa di questo piccolo frammento denso di creatività all’interno del cosmo-moda di oggi. Un’occasione, dunque, per riflettere anche sul destino di questo fenomeno, già piuttosto rilevante nel contesto internazionale e sempre più protagonista anche nel nostro Paese.
Marianna Balducci
visione - mood
Venerdì, 06 Maggio 2011 11:02:12
di: eleonora ghidoni - 2 Commenti
vedendo le immagini, devo dire che in particolare T-fish, Pesci Pneumatici e Pomelo colpiscono per il fatto di essere caratterizzati da un'espressività visionaria ... estetica dell'alterazione, dell'in-spiegato, dell'inatteso e forse del sogno.
Silente credo costituisca un vero e proprio mood ... deliziosa la gonna blu con pieghe irregolari e nastro rosa
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