5 Maggio di Marianna Balducci
Si inaugura sabato 8 maggio alle ore 17, presso il Palazzo del Podestà (piazza Cavour, Rimini) la rassegna culturale “Manifesta. Il lavoro delle Donne”, giunta alla sua quarta edizione. All’interno di un ricchissimo ciclo di incontri ed iniziative, ritroviamo con piacere anche molti amici di ReeDo che seguiremo nel corso di queste giornate.
“Manifesta” è riuscita in pochi anni ad affermarsi come territorio di incontro vivo e concreto dove raccontare il mondo delle donne significa aprire la mente e le porte di una città intera, contare sull’apporto di artisti e professionisti grazie ai quali seguire molteplici percorsi di approfondimento. Ma raccontare le Donne con la “D” maiuscola, come vuole il titolo di Manifesta, e il loro universo è compito delicato, soprattutto quando ci si addentra nella più intima e silenziosa dimensione del quotidiano.
“La casa è posta al centro del mondo ed è l’immagine stessa dell’universo. Simbolo femminile nell’accezione di rifugio, madre, protezione.” Sono le parole che troviamo in corrispondenza de “La stanza segreta”, mostra collettiva che Manifesta allestisce presso il Palazzo del Podestà. Tra i suoi tanti contributi, “La stanza segreta” conta anche quello di Fethi Atakol che, nei panni di Direttore Artistico, ha portato avanti il lavoro del ReeDo team (tra l’altro, composto in maggioranza proprio da donne!) nel corso di questi mesi con grande entusiasmo. Fethi, che lavora da sempre nel campo del re-design, presenterà un progetto dal nome insolito e pieno di possibili interpretazioni: “Hunger and Fragments”, una riflessione sulla dimensione domestica e, soprattutto, sul rapporto problematico tra l’individuo e le sue più primitive esigenze. Se nel corso dell’edizione precedente di Manifesta, con la serie di sculture “Women and Chairs”, potevamo esplorare una costellazione di archetipi femminili sintetizzati nell’oggetto domestico per eccellenza (la sedia), per quest’ anno la riflessione di Fethi si amplia ulteriormente. Chissà che nel suo magma di frammenti, questa nuova opera non porti con sé anche qualche contaminazione ReeDo… Per scoprirlo, seguiteci nelle prossime incursioni tra le pareti della “stanza segreta”.
Marianna Balducci
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