10 Dicembre di Marianna Balducci
Ci sono periodi dell’anno in cui il consumismo tipico della nostra società aumenta spaventosamente. Ad esempio il periodo del Natale, che anche quest’anno si avvicina trascinando con sé alcune cattive abitudini, tipo la tendenza all’acquisto smodato e spesso irresponsabile di oggetti che, inesorabilmente, finiscono nella spazzatura una volta terminata la festa. Per la maggior parte delle persone risulta quasi inconcepibile una festa natalizia improntata al riciclaggio e al riuso, poiché nell’immaginario collettivo questi termini corrispondono (erroneamente) ad un’idea negativa. Eppure a Santarcangelo di Romagna (RN), la città in cui vivo, famosa soprattutto per la sua tradizione ambientalista, quest’anno si consuma (appunto) la seconda edizione di un Natale all’insegna dello spirito ecologico, dal nome eloquente: eCONatale.
Oltre alle varie iniziative, sempre improntate sui valori di un uso responsabile degli oggetti riciclabili (mostre, laboratori di riciclo per bambini, letture e musica), la prima cosa che salta all’occhio passeggiando per le strade è l’illuminazione: una serie di lampadari urbani costruiti con oggetti di recupero, veri e propri pezzi da discarica presi e riutilizzati per scopi, diciamo, più nobili! Si tratta di sculture luminose: il pezzo più interessante è il grande oggetto dal design futuristico che pende dalle arcate del municipio, che si presenta come una lampada di chissà quale valore materiale, in realtà composta da tanti fanali di auto recuperati, esattamente come le lampade fatte di vecchi parabrezza di motorini che pendono sulle teste di chi passeggia nel corso. Altre lampade sono invece composte da “preziose” bottiglie di plastica (di grande effetto, sembrano di vetro!), “pregiati” tubi trasparenti, e tanti altri materiali salvati dalla discarica. Oggetti di grande effetto, originali, perfettamente intonati all’atmosfera natalizia, creati da esperti del riuso santarcangiolesi che non mancano di certo di ironia: Manolo Benvenuti, Claudio Ballestracci e il gruppo Mutoid Waste Company.
Manolo Benvenuti è un giovane architetto già noto nella zona per le sue fantasiose installazioni create dal nulla, ossia con oggetti di scarto. Si può definire un vero arredatore urbano: passeggiando per le vie di Santarcangelo e di Rimini si possono ammirare le sue opere, tra cui l’Acchiappasogni , una struttura ecosostenibile in legno che sembra essere uscita da una fiaba; Zeppelin cioè dei dirigibili ornamentali sospesi in aria per eCONatale 2009, e tante altre installazioni coerenti con la filosofia dell’artista: riciclare con fantasia e originalità.
Claudio Ballestracci è invece un artista visivo autodidatta, molto diverso da Benvenuti: le sue opere risultano simili a degli esperimenti, degli studi sui materiali, sulle luci e sulla compenetrazione tra materiali organici e inorganici.
Infine, la Mutoid Waste Company il gruppo di creativi inglesi stabilitisi a Santarcangelo dove hanno fondato Mutonia, il villaggio degli scarti. I Mutoid manifestano il loro particolare rapporto con la natura attraverso opere d’arte costruite con pezzi di discarica di ogni tipo: pezzi di motori, di auto, bulloni e quant’altro. Il rifiuto inorganico e innaturale diventa così organico, prende vita, come prendono vita i robot e i mostri meccanici sputa-fuoco che di tanto in tanto sconvolgono la quiete cittadina irrompendo nello scenario urbano, in occasione di performance di piazza. Tutto rigorosamente re-used.
Oltre alle illuminazioni, tra le iniziative di eCONatale è possibile ammirare la mostra di arte contemporanea di Erika Calesini “In Prospettiva. Arte e Materia si fondono” presso la grotta Teodorani. L’artista stessa definisce le sue opere come “materia salvata dalla discarica”. La sua arte è una riflessione sugli oggetti ed evidenzia come ogni oggetto abbia in sé un valore intrinseco, talvolta legato ad una vicenda personale, ad un ricordo, e nasconde così un animo poetico.
Che dire? L’esperienza eCONatale, oltre a rappresentare un nuovo modo di vivere le feste natalizie, nasconde un piccolo-grande messaggio indirizzato a noi persone comuni (e, perché no, alle nuove generazioni): imparare a guardare oltre l’oggetto, riappropriarsi delle cose e donargli una seconda vita può essere vantaggioso per il nostro ambiente, oltre che originale e divertente.
Paola Mazzei
[foto di Paola Mazzei]
remembering Ambiente Festival
Martedì, 14 Dicembre 2010 09:51:13
di: Marianna Balducci - 73 Commenti
Alcune di queste sculture luminose erano state presentate in anteprima a Lumin'aria per l'edizione 2010 di Ambiente Festival e mi erano piaciute un sacco! Vado a fare un salto a Santarcangelo quanto prima :)
piccolo aggiornamento...
Martedì, 14 Dicembre 2010 20:56:17
di: Paola Mazzei - 3 Commenti
Anche io le trovo carine: non è facile riuscire a fare cose esteticamente belle con bottiglie di plastica e rifiuti, ma questi artisti ci sono riusciti bene!
In più ho un piccolo aggiornamento: le vie del corso si sono riempite di alberelli decorati con piccoli oggetti creati dai bambini delle elementari di Santarcangelo, tutti da copiare. Pendagli fatti di polistirolo, alluminio, plastica, stoffa, e dei ponpon fatti con buste per la spesa, tutti molto carini...Piccoli riciclatori crescono! :)
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