24 Gennaio di Marianna Balducci
Oro, argento, gemme, design unico ed il tutto ecosostenibile. Come è possibile? Dal 2007 è opera di Ecojewel, un’azienda nata a Milano dall’idea di Luca Ghelardi Tarducci che dopo anni di esperienza nel mondo della gioielleria e con la consapevolezza dei grandi sacrifici richiesti alla terra per fornire le materie prime, sviluppa l’eco-gioiello.
Ecojewel affronta il mondo del lusso capovolgendo le regole, ponendo l’accento sull’ecosostenibilità, i modelli, infatti, sono realizzati con recuperi di lavorazioni, Ree-usando altri gioielli, e da Ecogem, un materiale svizzero con le stesse caratteristiche chimico fisiche delle pietre naturali.
I modelli sono il risultato di una ricerca non solo esteticamente creativa ma di unione armonica tra natura e uomo. Gli Ecojewel non sono quindi solo gioielli, ma unione di ispirazioni diverse, significati, storie, moda e sensibilità. Così sono nate le collezioni Hibiscus, Acanto, Alankaar e San, le prime due ispirate alla natura e le seconde all’uomo.
Personalmente preferisco gli orecchini Hibiscus: “il fiore delicato che rappresenta la bellezza fugace, l’incanto fuggevole di un istante”, e le collane San, realizzate con Ecogem, il cui nome deriva da un popolo del deserto del Kalahari che rischia di doversi trasferire a causa delle pressioni del governo del Botswana in apparenza benevole, ma nella realtà intenzionate allo sfruttamento dei suoi diamanti. E voi quale scegliereste?
Francesca Capelli
Davvero belli!
Martedì, 01 Febbraio 2011 16:39:46
di: Enza Vitale - 2 Commenti
Mi piacciono tantissimo gli orecchini della linea Acanto. Non è poi così difficile trovare un modo per riusare i materiali, serve solo tanta buona volontà! Non si direbbe mai che vengono da materiali riutilizzati!
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